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Il borgo denominato Casa Zacchi (nel dialetto locale Cà di Zac), venne costruito e ricostruito nel corso dei secoli, ma dai reperti ritrovati in loco si stima che la data di costruzione del nucleo principale sia da attribuire ai primi decenni del 1700 al opera della famiglia Zacchi.
Nella secondo "coppo" da destra sotto il pittogramma usato come firma da una persona probabilmente analfabeta, è ben visibile 1739. È il più antico reperto finora ritrovato a Casa Zacchi.
Da destra verso sinistra:
- "coppessa" con impronta di piccolo cane,
- pittogramma raffigurante vecchio con bastone e data 1739
- pittogramma raffigurante lo stessa persona nell'atto di catturare una gallina
- coppo con firma incisa con un dito
- coppo che porta la data 1846, e il nome di Biagio Sandrolini.
- coppo con data 1961, questa, anche se industriale, è stata l'ultima produzione di coppi della stessa qualità e durata degli antichi.
Come venivano prodotti gli antichi coppi?
Estraendo argilla da piccole cave locali, l'argilla lavata e purificata veniva trasformata in spessi "fogli" e infine tagliata e messa in forma tramite stampi in legno.
Poi si lasciava essicare e infine si cuoceva nella fornace.
Una "leggenda" locale vuole che l'operaio formasse il coppo antico appoggiando e piegando il foglio di argilla direttamente sulla propria gamba.
Sembra che ben presto l'edificio più grande del borgo fosse destinato parzialmente ad uso osteria e piccola locanda, questo lo si deduce anche dalle pitture rinvenute sulle pareti di alcuni ambienti.